LA CREAZIONE

DEL MONDO

MUSICA DI HAYDEN

FATTA ESEGUIRE NELLA PROPRIA ABITAZIONE

PA PIETRO RUFFINI ROMANO AMATORE DI MUSICA

IN" ROMA NELLA QUADRAGESIMA

PRESSO MARIANO DE ROMANIS E FIGLI MDCCCX I I.

ORATORIO

dell' Aimo 1812,

ROMA

CANTANTI

( GARRIELE-Sig.TeresaTer-

( ziani Dilettante .

( RAFFAELE - Sig. Francesco

GLI ARCANGELI ( MASSIMILIANO LABOUREUR

( Dilettante .

( URIELEjJ'LuiGi Campitelli ( Professore .

ADAMO - il medesimo Sig. Francesco Massi- miliano Laboureùr .

EVA - la medesima Sig. Teresa Terziani .

CORO DI ANGELI , formato dai Musici dell' antica Cappella Pontificia .

Direttore della Musica Sig. Maestro Vin- cenzo Migliorucci .

Primo Violino Sig. Gio. Maria Pelliccia .

AVVERI' IMENT O.

Essendosi dovuto ricavare la Poesia Italiana di questo famoso Oratorio , dallo Spartito stam- pato in Parigi presso Pleyel 9 si è trovata per verità guanto espressiva del sentimento Musica- le , altrettanto irregolare e scorretta in più luo- ghi nella Versificazione . Nel darsene ora la Stampa per maggiore intelligenza e comodo de- gli Ascoltanti si è creduto conveniente alla di- gnità del Soggetto il purgarla almeno 9 per quanto è stato possibile , da questo difetto sol-* tanto senza punto alterarne il senso e Io spi- rito ; lasciando però ai Cantanti l'attenersi al- le parole dello Spartito stesso per non nuocere in minima parte alla Musica , che è l'oggetto primario di questo filarmonico impegno .

Ili

PARTE PRIMA.

Raff. Da prima Iddio creò col Ciel la Terra E d'ogni forma e di figura priva Fra le tenebre orrende Era involta la Terra . Coro Del sommo Dio lo spirito

Volava all' acque intorno : Disse : sia fatto il giorno , E tosto apparve il di . .Urie. Iddio vide la luce , e s'en compiacque , E l'ombre dalli suoi raggj divise : Già disgombra la splendida luce Della notte le tenebre orrende : Tutto il Mondo gioisce del giorno Mai più confusion più non v'è . L'empio stuolo de' Demoni oppresso Giù ne' Regni dell' ombre piombò . Coro Precipitar l'orgoglio

Degli empj il ciel mirò . Del Nume eterno il Soglio Più lieto allor restò . Raff. Dai Nume fatti i Firmamenti , l'Acque, Ch' erano intorno ai cieli \ Dall'Acque separò, cui in sen la Terra Prima immersa restava : All' Aria in grembo il fulmine fremeva \ Come al vento sparivano le Nubi ; Di lampi l'aria scintillar si vide ;

IV

Il tuono per il ciel scorse tremendo ; Nascer fur visti al suo comando i flutti La pioggia necessaria alle Campagne ? Ed ai Campi la grandine dannosa , E la bella al mirar candida neve . Gabr. Stupefatte le Angeliche schiere Rimirando de5 cieli le sfere Vanno intorno cantando le lodi Del Divino increato Fattor Coro Vanno intorno cantando le lodi Del Divino increato Fattor . Raff. E Iddio disse che le Acque , Che prima in ogni parte Ricuoprivano il globo 5 In seno al vasto mar tutte si unissero «, E la Terra , del Nume onnipossente Al semplice voler' in un momento Divisa fu dal liquido Elemento . Londe spumose e rapide Al Mare in seno scorrono :

I Colli i Monti floridi Lor cime fan veder : Incalza l'Acque il Fiume ;

E l'onde van bagnando il suol vicino ; Fra le Valli il ruscellino

II suo corso aprendo va . Gabr. Iddio disse : la Terra

Sparsa di piante e d'erbe sìa ; ed i semi Simili a lor serbino in seno , e i suoi frutti produca ogn' albero , e germogli;

V

E tosto apparve il suolo Ornato d'erbe e di fiorite piante ì D'erbette cinto il Prato Appare ai rai gentil -9 Di mille fiori ornato Già va superbo Aprii : Le piante qui di balsamo Più ricca fan la Terra ; De' frutti al peso ogn5 Albero S'inchina ; è d'ombre cinto Il placido boschetto : Ornato è il Colle d'odorosi fior ì Urie. Degli Angeli lo stuolo Annunzia il terzo giorno Sciogliendo del Signor in lode il canto . Coro Prendiam la cetra E su per l'etra Alziam le lodi Del Creator , Che intero il Mondo adorerà Dal seno del nulla I Cieli 5 e la Terra Potente ei formò . Urie. E Iddio disse che gli Astri

Fosservi in Ciei perchè la notte buja Dal di fosse distinta 5 e i giorni e gli anni Col corso lor seguissero le Stelle ; E del Nume al voler vide natura Distinto il giorno dalla notte oscura . L'ampia volta del Ciei più vaga appare

VI

Al nascere del Sole ; in faccia a lui Benché lucente e bella Nasconde il suo splendor ogn altra Stella . Lentamente si vede in notte bruna Fare il suo corso la lucente Luna. D'un numero infinito . Di luminose Stelle L'azzurro Cielo è adorno ; E per gli spazj immensi Ogn' Angelo col suo canto le lodi Fa sentir da per tutto Suonar del quarto giorno . Cono Del Nume che saggio Formò l'alte sfere In Ciel cantar sudi

Il sommo suo poter . Già Firn l'altro di Annunzia nel Ciel Di notte 1/orror All' ombre avvenir . Umile omaggio Al del Cielo Potente e saggio Canti fido ognun canti *

i

VII

SECONDA PARTE.

I

Gabr. E Iddio disse che l'Acque Producessero i Pesci Che di vita dotati Sfrissero al Mare iu seno ; E che d'Augei canori Di vaghe piume adorni Foóse l'azzurro cielo ognor ripieno . Veloce spiega l'Aquila Le piume verso il Ciel , Ed osa altera e impavida Vibrarsi in faccia al Sol L'augello nel mattino

Cantando intorno va ; La fedele Tortorella

Canta 3 ed ama il caro ben . Il dolce Rosignolo Col suo soave canto Spiega l'interno ardor ; Tranquillo ai boschi in seno Non trova mai chi turbi I grati suoi piacer . Raff. Erma la Terra e solitaria Iddio Di mille specie e mille Ricuoprì d'animali 5 Cui in benedir poi disse : Fecondi siate : ognuno Riproduca se stesso ;

E voi dell'aria Abitatori Augelli li dolce canto risentir farete ; E voi placidi Pesci

Fecondi siate , e al Mare in sen rendete

Grazie al grande Fattore >

Benedite il "Creatore :

Del quinto giorno , e del Signor le lodi

Con dolce plettro d'oro

Fa risuonar per l'etra

Ogni celeste Coro .

Gabriele , Raffaele , ed Uriele .

Gabr. Di erbette e vaghi fior

Il verde Colle è adorno , E il Monte e il Pian ; D'umore cristallino

Già gonfio il Ruscellino Bagnando i campi va .

Urie. Già per Fazzùrro ciel

Mille Augelletti e mille Ognor s'odon cantar ; E le lor vaghe piume Dei Sole il chiaro lume Splendenti apparir fa .

Raff. O vasto Mar, che il seno

Di Pesci hai ognor ripieno } Tu canti ancor le lodi Del sommo Creator .

IX

L'orribile Balena

Già nota e si dimena Nel suo bel salso umor . ( Chi mai di Noi chi mai A 3 ( Spiegar chi mai potrà ( L'immenso tuo saper ! Coro Rendiamo omaggio al Creator ,

Canti sua gloria umile il cori Raff. E Iddio disse : la Terra

Co' rettili e gì' insetti

Ed i lanuti Armenti

Produca 5 e possan tutti

Generare de' figli a loro eguali è

Dell' ampia Terra il seno

Al volere del Nume aperto fuora

Mille produsse e mille a

Specie diverse d'animali , e mille :

Del Lione al ruggito

Risuonano le valli :

Entro le selve slanciansi le Tigri j

E corre ai bosco in sen veloce il Cervo }

Nitrir s'ode il Destrier , che corre ardito ?

E al vento sparge gli ondeggianti crini ?

Mentre le bianche placide Giovenche

Pascendo van sul prato ;

Le Pecorelle alle colline intorno

Errando vanno ; e quasi

Polve volan gì' Insetti all' aere in seno

Ognora sussurrando ,

E muto ancor sul suolo

X

Strisciando il Verme va . Già chiaro è bello

Il Ciel risplende ;

Vaga la terra

Bidente appare ;

Fra l'onde amare

Guizzano i Pesci ;

D'Augei lo stuolo

Spiega già il volo ;

Da Belve il suolo

Calcato va ; Ma fine l'opra

Aver dovrà ; Che manca l'Uom ,

Il cui saper

Renda rivolto

Inverso al ciel

Al Nume lode ,

Che lo creò . Urie. Dal Nulla l'Uom la divina Immago Di se stesso creò l'eterno Iddio ; E per Compagna amabile la Donna Provvido Ei fece , ed Ei ad entrambi in uno Ispirò tosto un' Anima immortale . Ornato già va l'Uomo

Di grazia e di coraggio

In ciel fissando i lumi

Quale mortai che sia

Della Natura il .

XI

Vivace il guardo annunzia Prudente l'alma e saggia Portando in volto espressa Del divino Fattor l'eccelsa Immago. La Sposa , cui diè origine Per lui propizio il ciel , Tranquilla abbraccia il tenero Consorte suo fedeì , Dell'innocenza in braccio Godendo ognor contenta , Dell'alma sua Metà . Raff. Sull'Universo Iddio Volse lo sguardo e quanto Ebbe creato esser perfetto vide : Allora il sesto giorno Gli Angeli celebrar con dolce canto . Coro II sommo Dio

Tutti lodiamo:

La notte e il

Di lui cantiamo .

La Terra , e il Ciel ,

Il salso Mar

Ammirin tutti

Il suo poter .

Gabriele 9 Raffaele > Ed Uriele

Gabr. ( Te, o Nume, il tu Ito implora; ed Uh. ( La pace vien da te . a 2 (La Terra e il Ciel t 'ad ora , ( E quanto al Mondo v'è .

XII

ÌIaff. Privo di te il Creato

Trema , e a finir seri va i E tosto pur cangiato Nel nulla l'Uom sarà ì ( Già la Natura intera ( Tuo soffio viver fa ; 1 3 ( La vaga Primavera

( Già mostra sua beltà . Coro II sommo Dio lodiamo :

La notte e il di cantiamo Di lui che la Terra ? Il Cielo e il salso Mar . La sua gloria , i suoi trionfi Chi mai può chi mai cantar ! Alleili j a . Alleluj a .

TERZA PARTE.

Urie. Sopra le Nubi appai: l'Aurora , adorno Di gigli e rose il biondo crin lucente : Delle celesti sfere

Gli armoniosi giri il Mondo ammira £

E la felice Coppia

Sempre contenta , altiera

Inverso il suo Fattore innalza i lumi ;

E con soavi accenti

Presi da sacro ardore

Van per tutto cantando il Creatore .

XIII

Adamo , ed Eva .

( La Terra > il Cielo , il tutto ( Narra la tua bontà . A 2 ( Il tuo Poter comprendere

( Chi mai , gran Dio ! potrà Coro S'oda ciascun

Con umil cor

Cantar le lodi

Del suo Fattor - Adam. Tu , Sol, co' rai benefici

Del giorno apportator

Eavvivi tutto ed animi

Col grato tuo calor . Coro Ognor splendente accenna

Alla Natura intera

Ch' è sempre aperto in cielo

L'immenso suo tesor . Eva Tu , la cui luce rende

Vaga la Notte bruna ,

Tu sempre , o bella Luna

Col chiaro tuo fulgor

Attesti il tuo Fattor. Adam. Voi Elementi , che vigore

Spirate ai corpi in sen i

Nembi torbidi , che il vento

Dilegua al suo soffiar , a 2 Al sommo bene rendete omaggio ,

Di cui l'eguale mai non vi *

XIV

Coro AI sommo bene rendete omaggio , Di cui l'eguale mai non vi fu . Eva Per Lui ruscelli limpidi

Versate il fresco umor . E Voi , bei fiori , all' aere Spargete il grato odor . Adam. Voi de' Monti , o greggi placidi 9 E voi vermi del suolo ; Voi del Ciel canori Augelli E voi tranquilli Pesci a 2 Lodate il gran Fattor . Coro Lui che dal Nulla II tutto . ( Lui che dal Nulla Adam. ( Il tutto fè.

( E Voi , che udite , Eva ( Aride Arene

( Il sommo Dio lodar , a i ( Il curvo lido

( Di voci amene ( Voi fate rimbombar . Coro Di te , Signore ,

Adori il mondo Il gran Poter , La gran bontà . La Terra e il Ciel si prostrino Avanti al Nume altissimo : Tutti il lor Nume adorino . Adam. E'il primo de' dover compito ; intanto Inverso il nostro segui i miei passi

XV

Amabile Compagna: ah! sì: ne vieni: Vieni che in ogn' istante Come Sposo ed Amante

10 ti sarò di guida : Odi i canori Augelli , De limpidi ruscelli

11 grato mormorare : Tutto c'invita , oh ! Dio ! A'novelli piaceri : deh ! mi siegui : Il Conduttore tuo t cara son' io .

Eva O tu , che ognor sarai l'anima mia , Il tutto , il Re ; la dolce tua compagna Sempre teco sarà . . - ; mia vita a comprendo . . . , Oh ! quanto a te degg* io !.. . Ah ! sempre tu sarai l'idolo mio ! Ada.m. Cara Sposa , teco ognora

Lieti i passando io : Solo te quest' alma adora ,

Altro bene * oh ! Dio ! non ho - Eva Nel mio petto ? Sposo amato, Arde sol per te il mio cor : Sol te brama fortunato

Quando gode del tuo amor. Adam. DelP alba l'umore

Oh ! quanto ci alletta ! Eva Oh ! quanto la sera

E' grata l'Auretta ! Adam. Oh ! quanto ristora

De' frutti il sapor I

XV I

Eva Oh ! quanto de' fiori

E grato l'odor ! Adam. Ma senza te che mi giova ? Eva Ma senza te a che mi vai ? Adam. L'umore Eva L'odore Adam. I frutti Eva Ed i fior ?

( Con te , mia cara , cresce il piacer© ( Con te mio caro , cresce i! piacere A 2 ( A te , mio ben , consacro i giorni miei ;

( Sol con te si può goder . Urie. Felice te , di Sposi o bella coppia , Contenta ognor sarai , se un cieco ardire Non t'indurrà a conoscere Ciò che per legge dei ignorar del Nume , Coro A cantar di Dio le lodi

Sciolga ognun suoi dolci accenti ? E ripetan l'onde e i venti Il suo nome in mille modi ; Delle sue glorie

Risuoni il ciel . Amen ,

FINE,